Tosca e le altre due

di    Franca Valeria

con
Laura Caparrotti
(Emilia)

Marta Mondelli (Iride)

Rocco Sisto (Prologo – voce fuori campo)

Regia                      Laura Caparrotti

Traduzione           Natasha Lardera

Scenografia          Lucretia Moroni

Musiche               Giacomo Puccini

2010 – the cell, New York

2014 – Dicapo Opera, New York


PRIMA AMERICANA


Il testo, scritto da Franca Valeri nel 1978, è stato portato in scena con successo dall’autrice stessa nei panni della portiera di Palazzo Farnese, totalmente romana,  Emilia, e da Adriana Asti in quelli di Iride, l’attrice milanese ora moglie di Sciarrone, il picchiatore della Polizia. Il testo è stato trasformato in film nel 2003 per la regia di Giorgio Ferrara, con le medesime interpreti.

Costruita come un “dietro le quinte” della Tosca pucciniana, l’opera è una satira al femminile che dipinge in modo lucidamente cinico la situazione della Roma prerivoluzionaria del 1800: prepotenze e soprusi da parte degli aristocratici ai danni del popolino ed una violenta repressione di qualsiasi forma di contestazione. Le scene del lavoro teatrale si sviluppano parallelamente ai tre atti dell’opera, commentandone gli avvenimenti ed il contenuto dei brani lirici.

Piccolo capolavoro di comicità popolare, l’opera traccia un efficace ritratto di due figure femminili di basso ceto sociale che, assistendo ad avvenimenti più grandi di loro, osservano da un modesto ma lucido punto di vista i fatti storici di cui sono protagoniste passive. Il risultato del contrappunto fra tragedia e farsa è un irresistibile effetto comico con continue e pungenti virate satiriche, caratteristiche inequivocabili della scrittura della grande autrice/attrice italiana. Il testo è dunque esilarante, ma tra le righe offre anche interessanti spunti di riflessione sulla natura umana e sull’inevitabile distanza dei “piccoli” dai grandi ideali della storia.

Spettacolo fortemente voluto da KIT, reso possibile nel 2010 dalla partecipazione alla produzione de the cell, uno spazio multi-artistico, nato nel 2008 e già di grande prestigio nel panorama Off-Off di New York. Il lavoro viene ripreso a marzo 2014 presso la Dicapo Opera di Manhattan.

In occasione dell’evento KIT ha pubblicato il testo originale con traduzione a fronte, inaugurando una collana di pubblicazioni teatrali biligue.

Sinossi

Emilia è la portiera di Palazzo Farnese, sede del potere nella Roma dell’epoca, responsabile della guardiania nonchè del decoro della casa e del buon nome del potente e malvagio barone Scarpia. Incidentalmente, Emilia è anche moglie del carceriere di Castel Sant’Angelo, sede ufficiale del carcere capitolino. Donna forte e volitiva, è al corrente delle modalità con cui il potere viene gestito e non si lascia facilmente intimorire dagli oscuri affari che si svolgono nel palazzo. Una notte, una sedicente artista di nome Iride, moglie del torturatore ufficiale, si intrufola nella portineria, apparentemente per attendere il marito, e le due donne si trovano a conversare interrotte dalle urla dei prigionieri, sottoposti alle non proprio gentili tecniche di interrogatorio.