“Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”

George Santayana

Nato nel 2009 da un’idea di Marco Melloni, Voci nel Deserto è un movimento di circa 150 artisti e professionisti della comunicazione che porta avanti, come impegno civile, la Raccolta differenziata della memoria(cc), animato dal celebre aforisma del filosofo George Santayana: “Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”. L’idea di fondo è il recupero delle voci che si sono alzate clamantes in deserto: quelle dei grandi pensatori che hanno saputo leggere, negli eventi della loro epoca, ciò che noi stiamo vivendo solo ora. Oltre 600 “frammenti di memoria” sono già stati catalogati e raccolti in un archivio tematico in progress. Assemblandoli e associandoli a suoni e immagini del presente prendono vita performance e spettacoli tematici, rave teatrali, flashmob e attività formative nelle scuole: azioni di teatro civile gratuite per il pubblico, volontarie e anonime per chi le realizza, replicate da gruppi sorti spontaneamente in tutta Italia e all’estero.

Dal 2009 sono stati portati in scena circa 100 copioni tra Roma, Milano, Catania, Ravenna, Bologna, Rimini, Cosenza, Bergamo, Parigi e New York, coinvolgendo circa 20mila spettatori. La pagina Facebook di Voci nel Deserto sviluppa oggi circa 5mila contatti, attivi nel sostegno, nello sviluppo e nella propagazione di questo nuovo modo collettivo di fare teatro civile, inviando frammenti e video, promuovendo l’iniziativa o replicandola nella propria città attraverso la creazione di un network locale. Dal sito www.vocineldeserto.it è possibile scaricare gratuitamente materiali, idee e supporti per sviluppare la propria performance in modo indipendente e creativo, vincolati alle 5 regole che identificano un evento “Voci nel Deserto”:

1) non sostiene né è associato o patrocinato da alcun partito;

2) viene rappresentato gratuitamente per il pubblico e non prevede nessuna remunerazione per chi lo mette in scena;

3) chi prende parte attiva all’evento si riconosce nel nome collettivo “Voci nel Deserto” e rinuncia a promuovere attraverso di esso il proprio nome o la propria immagine;

4) non vengono utilizzati testi originali ma solo frammenti scritti da autori del passato che abbiano in sé elementi di attualità o di forte risonanza con il presente, raccolti nell’archivio di “Voci nel Deserto”;

5) ogni attività che fa capo al progetto viene coordinata, promossa e comunicata attraverso il sito www.vocineldeserto.it.

 

Il coinvolgimento attivo del pubblico è la chiave di volta del progetto: non più solo spettatore ma parte integrante di un movimento di cui egli stesso è prima libero fruitore e poi produttore, sentendosi chiamato all’azione. Il recupero della memoria ha dimostrato in questo senso di essere efficace, immediatamente comprensibile e di facile riproducibilità in ogni forma: reading, rave teatrale, flash-mob, VideoBox, campagna virale, work-shop e attività nei licei.

Su questo modus operandi è possibile fondare un nuovo modo di intendere la cultura come bene comune, riportando il teatro alla gente, anziché la gente a teatro, facendolo entrale nelle scuole, immettendolo nelle strade, usandolo come strumento civile di rivendicazione, di risveglio delle coscienze, di sollecitazione delle parti più sane e attive della società civile. Stimolando le persone ad organizzarsi a loro volta in network locali, coordinandosi a livello nazionale per amplificare la propria voce e l’impatto sociale, anche oltre confine, perchè le parole del passato vengano ascoltate e siano strumento di cambiamento.

Nel frattempo, Voci nel Deserto è stato oggetto di un documentario, realizzato dopo due anni di riprese dai cineasti Iris manca e Paolo Bravi (HDeyes), è stato insignito del Premio Monteverde Pasolini 2013 (“per porre il teatro al servizio della crescita sociale, culturale e del libero pensiero, valorizzando un prezioso patrimonio di idee e memorie”).

KIT Italia ha supportato il progetto presentandolo a New York al Figment Festival 2012 e nell’ambito di In Scena! Italian Theater Festival 2013, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana USA. A Roma la partnership ha portato alla vincita del bando comunale Roma in Scena 2013 (varie date presso il Teatro Elsa Morante) e quindi alla partecipaizone al progetto ABC – Arte Bellezza Cultura dedicato alle scuole, promosso da Regione Lazio e Comune di Roma.

ABC, febbraio-maggio 2014

In collaborazione con Voci nel Deserto KIT Italia partecipa ad Arte Bellezza Cultura, l’articolato progetto formativo dedicato alle scuole presentato da Regione Lazio e Roma Capitale.

Al primo anno la proposta trova già grande seguito per i cinque eventi organizzati in altrettante diverse sedi regionali: 28 istituti, 55 classi, 1100 ragazzi coinvolti. Un traguardo ambizioso raggiunto grazie alla grande sinergia fra le parti ed al sostegno economico di Regione Lazio e Roma Capitale. Scopo è quello di portare nelle scuole che hanno aderito l’idea del recupero della memoria, alla base del lavoro che  Voci nel Deserto svolge da ormai cinque anni. Gli incontri, proposti tra febbraio e maggio, hanno avuto luogo in teatri del circuito regionale; nel corso di ciascuna giornata viene presentato agli studenti lo spettacolo seguito da un dibattito e quindi da un approfondimento mirato alla conoscenza del progetto VND. I giovani vengono quidi attivamente coinvolti nella ricerca dei testi e negli step successivi che portano all’allestimento di uno spettacolo tematico a partire dal principio di “riciclaggio della memoria”. L’esperienza di queste giornate, condivisa tramite i social network, ha portato quindi alla costruzione di un nuovo copione composto collettivamente da tutti i partecipanti, che è stato oggetto di messa in scena durante la giornata conclusiva del progetto, il 7 maggio presso il Teatro Sala Umberto di Roma.

Qui il VIDEO che documenta contenuti e svolgimento del progetto, corredato di interviste a tutte le persone coinvolte: attori, insegnanti e naturalmente ragazzi.